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Testimonianze

In questa pagina troverai alcune testimonianze delle persone che hanno fatto il percorso di “Rinascita della Fenice”

             

            

Mi rendo conto di ciò che ho dentro, di quello che sono. Posso guardarmi con gli occhi miei e non più con quelli degli altri. – P.P.

     

          

           

          

         

“Rinascita della Fenice” mi ha insegnato ad avere fiducia in me stessa, nella strada che ho scelto e che non sono sola…mai.

Mi ha insegnato cos’è  il perdono, a perdonare, ad avere pietà, a sciogliere con amore. 

Mi ha insegnato ad accettare il limite degli altri, a sentire il fluire, a sciogliere, a dire non è  importante, ad aprire nuove finestre, a chiudere con credenze che non servono più, che si può fare la differenza.

La mia vita è  cambiata perché non faccio più la vittima, non mi sento più sola, ho capito finalmente i miei nuovi punti fermi ovvero che la realtà è  la manifestazione di me stessa….

Ha sciolto tutte le trame intorno a me di persone che mi svuotavano di energia, tutti smascherati e al proprio posto, ho smesso di autolimitarmi per far felici gli altri. Faccio quello che da gioia a me e confido che gli altri capiranno e staranno meglio se son felice.

Mi sento nella mia vibrazione e sento subito quello che non va bene per me, sono libera dentro di me, ho consapevolezza di aver scelto la mia vita e ho fiducia nelle mie scelte e pulisco quello che mi sono data da pulire. Collaboro, sto nel mio fluire come una spettatrice. Non giudico, pulisco le credenze so che si possono cambiare e capisco anche che si può viverne senza. So che posso essere tutto ciò che voglio, ho incominciato uno sport, mi curo, mi trucco, sono più femminile, rinata per me stessa, per sentirmi amata.

Dipendo meno dall’esterno, vivo bene per quello che ho oggi senza giudizi senza aspettative. Magari certe cose sono ovvie a parole ma quando le “senti” è  ben diverso. 

Ho imparato che di fronte  un grande dolore si può scappare o in accordo col proprio “disegno” pulire con amore, ho imparato ad aver pietà per me stessa, a concedermi tante cose ed ho visto che posso essere ogni giorno più cose. 

Ho di nuovo voglia di uscire, di vivere…

Ho imparato ad essere spontanea, più amorevole e dolce. A usare queste qualità per sciogliere le situazioni, ho imparato che posso scegliere se essere abitata dall’odio o dall’amore.

Ovviamente tutto questo perché per me il percorso di “Fenice” é coinciso con la situazione più tosta che io abbia mai affrontato finora…ho imparato a non scoraggiarmi mai.

La cosa che mi è  piaciuta di più è  stata sentire la forza della vita che mi ha fatto rinascere da una situazione incredibile, apparentemente persa.

F.S.

         

Ciao Annamaria.

Io solitamente sono a “elaborazione lenta”, ma ti riporto di seguito alcune considerazioni circa il mio percorso con Fenice, certa che già domani potrebbero modificarsi,  evolvendosi.

1) Percezioni acuite. Arrivo un po’ prima nelle cose o faccio più collegamenti.

2) Individuazione di meccanismi insani, soprattutto in ambito familiare. 

3) Ho scoperto un modo di meditare più “facile” o, comunque, a me più consono.

4) Ho cambiato un po’ gusti nei colori dell’abbigliamento,  azzardo fantasie per me insospettabili o colori che non avrei contemplato.  

5) Sono meno disposta a tollerare ciò che percepisco come costrizioni, sempre stata ribelle, ma ora è cosa diversa-.

Un abbraccio.

Cri

     

Ho da poco passato i 60 anni e per molto tempo ho sofferto di numerose malattie croniche, debilitanti, in particolare in questi ultimi anni ho sofferto di eritema nodoso e fibromialgia.

Malattie  che ho affrontato attraverso la medicina tradizionale con reumatologi e neurologi esperti ma senza smettere di ricercare anche sostegno nella medicina alternativa e nelle pratiche palliative.

Quello che mi ha aiutato decisamente nella mia guarigione è stata la mia indole ricercatrice, che mi ha mantenuto aperta verso il nuovo, con il coraggio di esplorare strade sconosciute, pur di ottenere miglioramenti significativi.

Erica Poli, psichiatra e psicoterapeuta, che ho seguito attraverso i suoi libri, sostiene che gli studi delle nuove neuroscienze stanno avvalorando sempre di più le teorie della medicina orientale (cinese, tibetana, indiana) e quella vibrazionale ed energetica, dimostrando scientificamente, attraverso la fisica quantistica, la validità di tutte le terapie vibrazionali. Esse sostengono che aumentando la vibrazione del corpo, su tutti i livelli, si favorisce ogni processo di guarigione.  

Sapendo questo, accolsi di buon grado, l’invito della mia naturopata, quando mi propose di  frequentare un corso di crescita personale di una tecnica vibrazionale chiamata: “Rinascita della Fenice”. Questa tecnica usa la vibrazione del canto spontaneo, che indirizzato in un certo modo, stimola e attiva il cervello limbico, che è quella parte del cervello che sta alla base della gestione dell’emozioni, che sono così importanti per ogni processo di guarigione. 

Inoltre permette l’evacuazione di emozioni represse, traumi e blocchi, solo con l’utilizzo della propria voce (non è un canto di coro, né necessita di capacità canora) integrando l’emozioni senza doverle rivivere, lasciando così fluire nuovamente l’energia vitale che permette il miglioramento.

Preciso che, soltanto dopo quattro sedute di questa tecnica vibrazionale, ho riscontrato  un soddisfacente miglioramento, tanto da sentire che mi stava aiutando a fare l’ultimo passo per ritornare a quella normalità tanto agognata, quando si soffre di fibromialgia.

Aggiungo che ora non solo sono tornata ad una accettabile normalità, ma sono andata “oltre”, perché mi ritrovo non solo con una salute discreta, grazie alle cure mediche ma anche con un bagaglio e una ricchezza maggiori, in consapevolezza , armonia interiore e grande gioia di vivere, come mai avuta in passato, grazie ai percorsi alternativi che ho seguito. Pertanto ora mi ritrovo a ringraziare questa “tosta” malattia, perché se non fosse stata così “tosta”, forse non avrei impiegato tutte queste energie per “cavalcarla” , forse non avrei fatto un percorso interiore così profondo e forse non mi sarei avventurata verso una strada nuova, non battuta da altri che avevano la mia stessa malattia.

Auguro a tutti un buon percorso trasformativo che porti a realizzare una gioiosa normalità. – R.B.

          

UNO SGUARDO CHE INDICA LA VIA

Ho scoperto una nuova forza che in realtà é sempre stata in me, ma non sapevo. Oggi so che c’è, l’osservo, mi accompagna, mi guida per far sì che sia io a scegliere. – A.P.

        

IL RISVEGLIO DI FENICE E IL SUO CANTO

Mi sono avvicinata alla “Rinascita della Fenice” da cliente, in cammino verso il risveglio della creatività, ma ogni esperienza che ho vissuto ha sempre avuto riflessi anche sulla mia attività e questa volta è stato davvero illuminante per la mia ricerca.

Mi occupo di naturopatia e la necessità che ho riscontrato, nelle persone che affrontano un percorso di crescita, un cambiamento alimentare o la ricerca di un ben-essere fisico, è avere a disposizione uno strumento che permetta, in autonomia, di gestire i momenti critici, quelli in cui non si riesce a dare una risposta né una spiegazione a ciò che accade a livello emotivo o al nostro corpo.

Apportando dei cambiamenti nella nostra vita smontiamo schemi che ci hanno dato stabilità fino a quel momento, ebbene tutto è in movimento e ciò che poteva farci star bene allora non è detto che ci offra oggi una situazione di ben-essere psico-fisico e la risposta è proprio in come ci sentiamo; la meditazione è una modalità per vivere meglio il quotidiano nel “qui e ora”, ma non è facile per noi occidentali che lo riteniamo tempo perso, abbiamo la difficoltà di stare nel vuoto interrotto dai pensieri che si infilano a disturbare la mente o semplicemente pensiamo “non fa per me”.

Il canto di Fenice permette di contattare il nostro potenziale energetico senza l’utilizzo di sostanze né interventi di terze persone, si muove solo ciò che siamo in grado di gestire (parlo di gestione e non di controllo, perché non possiamo controllare proprio nulla, ma possiamo imparare a gestire ciò che ci accade nella vita); nell’incontro di gruppo c’è un movimento vibrazionale nel campo aurico, tuttavia nel lavoro svolto a casa abbiamo la possibilità di riallineare e armonizzare i nostri chakra a sentirci meglio (per es. anche in caso di mal di testa).

Personalmente penso che vivere non richieda artifici, altresì siamo stati dotati di tutta “l’attrezzatura” semplice e naturale necessaria a vivere bene e consapevolmente e uno di questi è il canto: fa parte di noi da sempre!

”Non credere a una sola parola di ciò che dico. Sperimentalo.” Satprem Yogi

Emanuela Maroni – Naturopata